“Ogni mattino, come primo
pensiero,
dovremmo sentire il bisogno di
dedicare
la giornata al benessere di
tutti.”
Dilgo Khyentse Rinpoche
Proviamo, ogni mattino, prima di inoltrarci nella giornata, a dedicare col pensiero, l’intenzione e, soprattutto, il cuore la giornata con tutto il suo gravame di impegni, molto spesso faticosi e pesanti, al massimo bene di tutti gli esseri senzienti.
Per come colgo io l’essenza della frase sopra citata, ciò significa offrire tutto di sè per il bene altrui, ovvero, trasformare ogni singolo gesto, pensiero, emozione in preghiera e offerta. Trovo meraviglioso poter donare ciò che sono e ciò che ho per un fine altruistico, semplicemente vivendo la mia giornata. Ma di quale apertura, di quale espansione verranno rivestite le mie azioni quotidiane una volta diventate la mia preghiera, il mio modo di essere nel mondo in modo pacifico e positivo, il mio modo di scambiare ciò che riempie i miei istanti col massimo bene di tutti!
Non vi è, né vi deve essere in questo alcuna spinta narcisistica dell’ego, né alcun delirio di onnipotenza, quanto un semplice atto d’amore verso tutti coloro che abitano sul pianeta.
Prima di iniziare la giornata, sono solita offrirla appunto in preghiera per i miei cari e per tutti gli esseri senzienti, soprattutto per coloro che stanno affrontando momenti di sofferenza e di morte, affinché i miei gesti possano, trasformati in luce di amore, raggiungere ciascuno nelle sue necessità.
Quando la vita batte duro e diventa esigente e aspra, offro il mio dolore e sono certa che non sarà vano, ma sarà al contrario di aiuto a chi amo e a chi non conosco ma amo ugualmente. Ci sono momenti in cui la sofferenza è tale da riempire ogni spazio e ogni cellula del nostro corpo, momenti in cui la meditazione, la preghiera e il silenzio interiore diventano impossibili. Proprio allora l’offerta diventa più potente, perché più di così di sé non si può donare.
Quando si riesce ad offrire la propria sofferenza e il proprio allucinato dolore, si rimane nudi, a mani vuote, senza altro schermo che la propria fragile nudità. Ebbene, il dono illumina chi lo riceve ma anche chi lo fa. E un minuscolo pulviscolo di polvere e luce riesce a penetrare il nostro male e a lasciarvi una traccia di pace.
Proviamo ogni giorno a fare offerta di noi, osserviamo i mutamenti nel nostro essere profondo e spalanchiamoci al sorriso……